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la carta come arte, letteratura, artigianato, pittura…

Come funziona il Riciclo della carta

Come avete visto, la carta è formata da fibre di cellulosa tenute insieme da collanti. A mano, oppure per mezzo di apposite macchine, è possibile separare le fibre della carta le une dalle altre e riutilizzarle per fabbricare nuova carta. Nei processi industriali di riciclo di carta stampata, viene spesso realizzato un trattamento di disinchiostratura per schiarirla.

Che cosa vuol dire riciclare la carta? Come sapete, per produrre carta è necessario tagliare alberi. Data la grande quantità di carta utilizzata nel mondo (circa 300 milioni di tonnellate), ogni anno vengono tagliate intere foreste. Questo costituisce un danno per la natura. Se questo non bastasse, quando la carta non serve più viene spesso buttata in discariche, ma in parte finisce anche nell’ambiente, contribuendo ad inquinarlo. Riciclare la carta significa ridurre sia il numero degli alberi tagliati che l’inquinamento dell’ambiente (figura 11).

Perchè si usa il termine di riciclo? Normalmente, per fabbricare carta tagliamo alberi e, dopo averla usata, la buttiamo via. Come illustra la figura 11, questo corrisponde ad un movimento lineare che va dalla foresta alla discarica. Se invece, per fabbricare carta utilizziamo anche carta già usata, quest’ultima, anzichè andare in discarica, torna in commercio. Sempre in riferimento alla figura 11, questo corrisponde a un movimento circolare che vede una parte della carta usata tornare alle cartiere e poi nuovamente in commercio. Questo movimento circolare può essere ripetuto più volte e può essere applicato anche ad altri materiali, ottenendo l’importante vantaggio di ridurre notevolmente i danni alla natura dovuti alle nostre attività.

RICICLO DELLE MATERIE PRIME

Oltre alla carta, si possono riciclare altri materiali? Certamente! Si può riciclare vetro, metalli, plastiche, tessuti, abiti, imballaggi, batterie d’auto, olio di motore, pneumatici, rifiuti organici, acqua ed altri materiali. Pur non essendo destinati al riciclo, ma solo ad uno smaltimento controllato, vengono raccolte anche farmaci, pile, vernici, calcinacci ed altri rifiuti che, se abbandonati nell’ambiente, lo inquinerebbero.

RICICLARE IL VETRO
Il vetro viene prodotto fondendo la sabbia ad alta temperatura. Articoli in vetro possono a loro volta essere fusi e trasformati in nuovi prodotti. Bottiglie e barattoli di vetro portati a temperature comprese tra gli 800 ed i 1500°C rammolliscono e poi fondono. A questo punto, l’impasto viene reso omogeneo con una miscelazione, viene affinato e spesso decolorato, quindi può essere usato per ricavare nuovi articoli di vetro. Il riciclo del vetro è molto conveniente dal punto di vista energetico.

Accanto al riciclo, bisogna considerare anche il riuso dei prodotti. Alcuni tipi di bottiglie ed altri contenitori di vetro possono essere lavati e riutilizzati decine di volte. Il sistema dei vuoti a rendere su cauzione è molto rispettoso dell’ambiente, infatti il riutilizzo dei prodotti è molto più economico in termini energetici del loro riciclo.

Sapere utilizzare i prodotti senza rovinarli significa prolungarne la vita e ridurre la necessità di acquistarne di nuovi.

http://www.spevetro.it/strutturavetro.htm Storia del vetro (breve)
http://www.vitrum.it/indicetxt.htm Storia del vetro (lunga)

RICICLARE I METALLI
I metalli vengono prodotti portando determinati minerali ad alta temperatura ed aggiungendo sostanze fondenti, disossidanti, etc. Per il loro riciclo, i metalli devono essere raccolti per tipo: acciai, ghise, leghe di rame, leghe di alluminio.

Le leghe di alluminio fondono intorno ai 550-650°C a seconda dei casi. Poichè la normale produzione di alluminio a partire dalla bauxite richiede grandi quantità di energia elettrica, il recupero di questo metallo è particolarmente importante.

Il rame è largamente usato per realizzare conduttori elettrici. Le leghe di rame sono ampiamente usate nell’industria. Le principali leghe di rame sono il bronzo (rame + stagno) e l’ottone (rame + zinco). Il rame fonde a 1083 °C, il bronzo tra 900 e 1000 °C e l’ottone a circa 900°C. Le riserve mondiali di rame sono in via di esaurimento per cui il riciclo di questo materiale è importante.

In metallurgia si distingue il ferro (elemento chimico) dagli acciai che sono leghe a base di ferro ed altri elementi. Le ghise hanno un tenore più alto di carbonio rispetto agli acciai. Bruciando negli altiforni per la produzione di acciaio, il carbone libera grandi quantità di anidride carbonica, ossido di carbonio, anidride solforosa ed inquina l’atmosfera. L’acciaio fonde intorno ai 1500°C, non costa molto e non è particolarmente raro, ma la raccolta e il riutilizzo di rifiuti ferrosi è comunque utile perchè riduce la necessità di estrarre minerale ferroso e riduce la quantità di carbone necessaria per la produzione di nuovo acciaio. Per la presenza del nickel al loro interno, gli acciai inossidabili austenitici sono molto costosi e il loro riciclo è importante.

RICICLARE LA PLASTICA
La plastica viene prodotta a partire da petrolio e risulta piuttosto costosa, inoltre i processi produttivi sono spesso di per sè inquinanti. Molte plastiche si degradano molto lentamente e quando finiscono nell’ambiente lo inquinano per tempi lunghissimi. Molti delfini e balene muoiono a causa di sacchetti di plastica che vengono portati in mare dal vento e che essi ingoiano. Il riciclo della plastica è quindi importante per ragione di costi, di risparmio energetico e per ridurre l’inquinamento dell’ambiente. In commercio ci sono numerose plastiche diverse quali polietilene, PVC, polistirolo, polipropilene, etc. Per poterle riciclare in modo efficace, andrebbero separate per tipo di polimero. Purtroppo, ciò è difficile da fare e per il momento ci si limita ad una raccolta indifferenziata di soli alcuni tipi di plastica.

Tutte le plastiche possono essere recuperate con il procedimento della pirolisi. La pirolisi consiste nel portare la plastica ad una temperatura di 500 gradi, in assenza di ossigeno. A questa temperatura, la plastica si decompone formando dei gas che possono essere utilizzati per produrre nuova plastica, oppure per essere bruciati allo scopo di ottenere energia elettrica.

RICICLARE IL MATERIALE ORGANICO
Gli avanzi di cucina, l’erba tagliata, i piccoli rami potati, le foglie cadute, etc. vengono facilmente decomposti da batteri, lombrichi ed altri piccoli organismi. Alla fine di questo processo, si ottiene un terriccio molto fertile, chiamato compost, da utilizzare in agricoltura. Per favorire la loro trasformazione in compost, i rifiuti organici vengono ammassati in appositi recipienti (digestori o compostatori) dove subiscono la trasformazione biologica descritta. Il recupero del materiale organico è importante perchè è piuttosto voluminoso e risulta quindi costoso nello smaltimento normale, inoltre, se inserito nei cassonetti della raccolta dell’immondizia, i rifiuti di cucina sporcherebbero gli altri rifiuti rendendoli meno facilmente separabili e riciclabili. La restituzione al terreno agricolo di sostanze organiche, lo rende più fertile e riduce la necessità di impiegare fertilizzanti chimici.

RICICLARE L’ACQUA
L’acqua delle fognature e degli scarichi agricoli può essere depurata e riutilizzata. Uno dei processi di depurazione consiste nel fare fluire l’acqua in laghi o in appositi impianti di depurazione, dove le sostanze organiche in essa presenti vengono utilizzate come cibo da batteri e da altri microrganismi. Alla fine del processo, queste sostanze vengono trasformate in fanghi che sedimentano sul fondo. Ulteriori passaggi attraverso sabbia ed altri procedimenti completano la purificazione dell’acqua che può tornare ad essere nuovamente potabile. Spesso, i fanghi ottenuti possono essere usati in agricoltura come fertilizzanti. Anche la gran parte delle acque di scarico di processi industriali può essere depurata.

Il riciclo delle materie prime è importante per ridurre le alterazioni dannose prodotte all’ambiente dalle attività dell’uomo. Riciclando le materie prime, ne preleviamo dalla natura una quantità inferiore e riduciamo anche la quantità dei rifiuti. Passi importanti per il riciclo delle materie prime sono quelli della loro separazione nelle abitazioni e nelle imprese e della loro raccolta differenziata. Con la raccolta differenziata, quei materiali che prima erano soltanto degli scarti ed andavano ad inquinare l’ambiente, stanno diventando sempre di più una risorsa economica. In questi anni, sta nascendo un’industria del riciclo delle materie prime. Sono nate anche delle imprese che organizzano via Internet offerte di scarti industriali, che possono risultare utili ad altre imprese.


ANALISI DEL CICLO DI VITA DEI PRODOTTI

L’analisi del ciclo di vita dei prodotti, in inglese: Life Cycle Assessment oppure Life Cycle Analysis (LCA) è una valutazione dell’influenza sull’ambiente (impatto ambientale) dei prodotti, compiuta a partire dalla loro creazione al loro smaltimento. Studiare il ciclo di vita di un prodotto, significa analizzarne i materiali che vengono utilizzati per produrlo, i metodi estrattivi delle materie prime, il processo produttivo impiegato, come viene commercializzato, come e per quanto tempo viene utilizzato, come viene smaltito. L’analisi del ciclo di vita viene compiuta in riferimento all’ambiente, considerando quindi come l’ambiente viene alterato in ciascuna fase della vita del prodotto. Da questa analisi, si possono ricavare preziose indicazioni per ridurre il prelievo di materie prime dall’ambiente e per riciclare meglio i materiali. Questa analisi può anche suggerire l’uso di materiali e di procedimenti di estrazione, di fabbricazione, di uso e di smaltimento maggiormente sostenibili per l’ambiente (progettazione ecosostenibile). Oggetto dell’LCA possono essere anche attività e servizi, quali per esempio servizi sanitari, servizi postali e ovviamente tante altre attività che non producono prodotti tangibili, ma che offrono ugualmente importanti utilità sociali.


CONCLUSIONE

Nel corso di questo articolo, avete visto come è composta la carta e come sia possibile con poca spesa ed attrezzature limitate produrre bellissimi fogli di carta in casa propria. Produrre della carta con le nostre mani è senza dubbio un’attività interessante. E’ affascinante anche sapere che la carta che usiamo con tanta disinvoltura è il frutto di un lungo percorso, cominciato migliaia di anni fa quando i nostri predecessori si misero a tracciare graffiti e pitture sulle rocce. Dalle rocce, si è passati alle tavolette d’argilla, poi ai papiri, alle pergamene e solo alla fine alla carta. Come abbiamo detto, la carta è un materiale fantastico, utilissimo e presente ovunque nelle nostre società. La recente comparsa dell’informatica sembra mettere in questione l’esistenza della carta, che secondo alcuni sarebbe destinata a scomparire.

Ormai da alcuni anni siamo entrati nell’era dell’informatica. Sempre più spesso leggiamo documenti sul monitor di un computer, anzichè su carta. Archiviamo documenti su supporti quali dischetti, ma l’uso della carta non è stato abbandonato e forse non è neppure diminuito. La carta continua a fare parte della nostra vita e molti di noi preferiscono ancora la lettura di un libro su carta, anzichè su di uno schermo. Possiamo sfogliare un libro di carta con un semplice gesto, lo possiamo portare con noi. Leggere un libro su di un monitor non è altrettanto comodo e ci stanchiamo presto la vista. Inoltre, la lettura di un libro per mezzo di un monitor, ci obbliga ad una innaturale immobilità che alla lunga stanca.

Stanno comparendo dispositivi elettronici dedicati alla lettura su di uno schermo piatto di libri, giornali o altri documenti. Questi dispositivi permettono di leggere una pagina alla volta e di passare alla successiva premendo un tasto. Questi “libri elettronici” cercano di imitare quelli normali, ma non si sa ancora se ne avranno la stessa fortuna. All’orizzonte, si intravedono libri, riviste o giornali con fogli di plastica elettroluminescente che riceveranno le notizie via Internet.

Il supporto informatico su cui scriviamo o disegniamo è immateriale, o meglio è costituito da dischi di vario tipo, ma su questi dischi non vediamo nulla e per leggerli è necessario inserirli in un opportuno lettore. I materiali su cui sono conservati i nostri documenti sono deperibili. Secondo gli esperti, nel giro di poche decine di anni i nostri supporti magnetici od ottici saranno illeggibili. Una bella vergogna per una tecnologia così complessa come la nostra non reggere neanche lontanamente il confronto nella durata con le tavolette cuneiformi che hanno mantenuto le loro informazioni per oltre 5000 anni!

In questo articolo, avete visto come il riciclo della carta sia possibile ed utile e da qui siamo passati al riciclo di altri materiali. Vi siete anche potuti rendere conto di quanto questo riciclo sia utile ed importante per ridurre il prelievo delle materie prime dalla natura e per ridurre l’inquinamento dell’ambiente. Mentre scienziati studiano nuovi metodi per il riciclo dei materiali e molte imprese analizzano la vita dei prodotti per ridurne l’impatto ambientale, stanno sorgendo imprese che intendono trasformare i rifiuti in una risorsa. Il mondo si trasforma incessantemente e sono convinto che la carta sopravviverà benissimo all’era informatica e probabilmente ci accompagnerà ancora per molto tempo.


BIBLIOGRAFIA

http://www.twinrocker.com/sbkstch2.htm Papermaking Techniques, Libri sulla fabbricazione della carta
http://www.handpapermaking.org/ArticlesforBeginnersIndex.html Articles on Hand Papermaking for Beginners
http://www.ipst.gatech.edu/amp/collection/index.htm Museum of Papermaking

http://www.museolibroantico.com/museo.html Museo didattico del libro antico, tecniche di arte libraria antica
http://www.joynet.it/mondo/Enciclopedia/carta.htm Storia della Carta
http://www.consorziomedionovarese.it/GuidaClassificazioneRifiuti.asp Guida alla Raccolta Differenziata. Contiene schede molto interessanti.
http://www.arpa.emr.it/reggioe/OPR/tabella_RD.htm La Raccolta Differenziata dei Rifiuti in Provincia di Reggio Emilia

http://artgraph.clisson.free.fr/html/papier.htm La Fabrication du Papier (dalle illustrazioni dell’Enciclopédie di Diderot e D’Alembert)

Ricerche in Internet:
fabbricazione carta, storia carta (potete sostituire ‘carta’ con vetro, etc.), riciclo carta, borsa recupero rifiuti
papermaking, history paper, recycling paper, stock exchange waste recovery

novembre 6, 2007 Posted by | riciclaggio | , , , , , , | Lascia un commento